È una delle idee della società americana per uscire da una crisi, innanzitutto di tipo etico, attraversata a partire dal 2015: se tutte le case e le stanze offerte da Airbnb sono ugualmente originali, ugualmente disponibili a tutti, ugualmente diverse da un hotel… Vuol dire che sono tutte identiche, modellate su un profilo di viaggiatore sempre uguale.
Ecco allora la corsa ai ripari: prima le case Airbnb Plus, quelle con una marcia in più. E poi largo alle Airbnb Experience, attività proposte dallo stesso sito e da svolgersi nella città che si sta visitando. Ci sono corsi e visite turistiche, attività sportive e luoghi segreti da scoprire, lontano dal caos dei percorsi più affollati.
Se si aggiunge a quanto sopra anche esperimenti come le Collection di Airbnb, cioè quegli alloggi che rispondono a criteri definiti come “per famiglie” oppure “case per chi viaggia per lavoro”, o Beyond by Airbnb, dedicato ad hotel e veri e propri bed & breakfast che vogliono farsi pubblicità sul sito, sembra quasi che Airbnb voglia divenire una sorta di agenzia di viaggio globale, che al momento offre tutto tranne il trasporto. E chissà che non possa fare anche questo, in un domani non molto lontano.